Il costo caldaia a condensazione è derivato da diversi fattori. Ci sono alcune cose da sapere per effettuare un acquisto adatto. Vediamo i tre principali fattori.
Poniamo il caso che abbiate un appartamento in centro a Milano, oppure una casa in provincia. Dopo anni di funzionamento, la vostra caldaia comincia a fare cilecca e dovete procedere con l’acquisto di una nuova caldaia. La scelta potrebbe essere ardua, specialmente considerando i prezzi. Ma al momento, a prescindere dal costo caldaia a condensazione, la migliore scelta per il vostro portafogli e per l’ambiente è sicuramente il sistema a condensazione.
Il sistema di funzionamento di questa caldaia, è sicuramente ciò che ne determina il costo. Ma per valutare il vero costo caldaia a condensazione, è necessario capire perché sarà sempre la scelta più conveniente da fare.
IL PRIMO MOTIVO per cui questo sistema è economico sta nascosto proprio nel sistema rivoluzionario di funzionamento della caldaia. Il costo caldaia a condensazione infatti sarà sempre ridotto rispetto a una caldaia tradizionale perché mentre una caldaia standard disperde tutti i fumi nell’ambiente, la caldaia a condensazione riutilizza i fumi di scarico che sono stati utilizzati precedentemente e sono già caldi, per riuscire a preriscaldare l’acqua diretta all’impianto. In questo modo la potenza al focolare sarà ridotta e di conseguenza il consumo sarà inferiore, come il costo in bolletta.
IL SECONDO MOTIVO per cui il costo caldaia a condensazione è inferiore a qualsiasi altro sistema è comprensibile in una visione a lungo termine. In effetti questo tipo di caldaia è leggermente più costosa di una standard. Se calcoliamo però il breve periodo di ammortizzazione del costo iniziale si può arrivare a risparmiare dal 30% al 40% nelle bollette.
IL TERZO MOTIVO si trova nelle normative legate a questo sistema; Nella UNI 11071 si distinguono i seguenti casi: Per utilizzi civili non si rendono necessari particolari accorgimenti essendo i condensati abbondantemente neutralizzati dai prodotti dei lavaggio e degli altri scarichi domestici. Per le caldaie con una potenza e una portata termica nominale superiore ai 35 kW bisogna controllare le indicazioni della normativa tecnica UNI 11528:2014. Secondo questa norma infatti per gli impianti con una portata termica nominale maggiore di 200 kW è sempre d’obbligo un trattamento di neutralizzazione. In ambito residenziale, va fatto riferimento al numero di appartamenti serviti, mentre in quello non residenziale, al numero di utilizzatori.